Il trattamento precoce con SGLT2I come standard della terapia nel paziente con scompenso cardiaco

A cura di Sara Moscatelli

Il congresso della Società Italiana di Cardiologia continua nei suoi lavori scientifici affrontando il tema dell’utilizzo precoce degli SGLT-2 inibitori nello scompenso cardiaco. La sessione moderata dal Professor Ciro Indolfi ed il Professor Perrone Pasquale Filardi ha toccato diversi aspetti del fenomeno.

Il Dr Mauro Gori ha aperto il simposio addentrandosi nell’utilizzo di tali nuovi farmaci nello scompenso cardiaco cronico, mostrandone non solo i benefici indipendenti dalla frazione di eiezione, ma anche la sicurezza in termini di reazioni avverse. Un punto importante toccato è stata la fenotipizzazione dei pazienti in base ai fattori di rischio cardiovascolare, sulla presenza dei quali la strategia farmacologica deve essere modulata.

Successivamente, il Professore Pietro Ameri ha illustrato l’indicazione all’uso di SGLT2 inibitori nello scompenso cardiaco acuto analizzando e confrontando in dettaglio i trial susseguitesi. L’aspetto principale messo in evidenza è stata la somministrazione temporale in rispetto all’insorgenza dei sintomi di scompenso cardiaco acuto che è diversa nei singoli studi, ma che non cambia il risultato in termini di efficacia e beneficio degli SGLT2i. Il Professore P. Ameri ha tenuto a sottolineare che questo non significa abbandonare il diuretico dell’ansa a favore delle glifozine, ma che serve una sinergica combinazione.

In ultimo, il Professore Roberto Pontremoli ha trattato il tema dell’insufficienza renale e di come questa sia spesso limite per una terapia farmacologica combinata, come invece indicata dalle linee guida dello scompenso. Le glifozine si mostrano ancora una volta vincenti su questo aspetto, non solo portando out come positivi in termini di funzione renale, ma anche dimostrando, a discapito di una iniziale riduzione del filtrato renale, un successivo stabile valore rispetto ai pazienti in placebo.

In conclusione, i moderatori hanno brillantemente dato un taglio pratico volutamente per la giovane audience presente in aula, facendo confrontare i relatori su casi clinici real-world. Interessante, è stata vedere l’unanimità dell’utilizzo precoce delle glifozine rispetto agli altri farmaci dello scompenso.