Risonanza magnetica nella pratica clinica cardiologica

A cura di Daniel Ferraro

La risonanza magnetica del cuore rappresenta un esame di secondo livello per valutare la gran parte delle patologie a carico del cuore e delle valvole cardiache, tra cui: cardiopatia ischemica, cardiomiopatie dilatative, miocarditi, cardiomiopatie ipertrofiche, cardiopatie congenite, valvulopatie, malattie del pericardio. Può inoltre essere impiegata per l’esame delle patologie vascolari. La RM del cuore, grazie all’uso del contrasto, è l’unica metodica che permetta a oggi di visualizzare la presenza di danni strutturali del cuore, sia pregressi che recenti: un infarto, una miocardite, un’infiammazione del pericardio, etc. L’esame è oggi riconosciuto come step diagnostico imprescindibile in moltissimi scenari clinici e fornisce informazioni essenziali per la diagnosi di malattia e la stratificazione prognostica nei pazienti cardiopatici.

Quant Imaging Med Surg. 2014 Oct; 4(5): 397–406.doi: 10.3978/j.issn.2223-4292.2014.09.04

Domenica 18 Dicembre – Aula A – ore 09:30

In questo simposio dal titolo “Risonanza magnetica nella pratica clinica cardiologica” che avrà luogo in Aula A alle ore 09.30, i moderatori, dott. Dellegrotaglie ed il prof. Fedele, daranno il via ad un evento di alta formazione. Inizierà la dott.ssa Bucciarelli Ducci con una delle diverse declinazioni della risonanza magnetica: la cardiopatia ischemica. Seguirà il dott. Di Bella sulla stretta correlazione che intercorre tra questa metodica di imaging e la diagnosi delle diverse forme di cardiomiopatia. Il dott. Barison concluderà questo excursus trattando del tema delle miocarditi. Infine parola alla dott.ssa Leo che in qualità di expert opinionist porrà luce sulle zone ancora in ombra di questa metodica sempre più utile e protagonista nella pratica clinica.

Cosa aspetti, corri in aula!